DEPRESSIONE

La depressione si manifesta attraverso alcuni segnali soggettivi ed obiettivi che non riguardano esclusivamente il tono dell’umore, come quando ci sentiamo tristi o scoraggiati, ma riguardano in generale il funzionamento psicologico e fisiologico.
Quando ci sentiamo depressi generalmente lo identifichiamo con un sentimento di tristezza, di abbattimento e ci sentiamo senza speranze; alcuni lamentano di sentirsi spenti o peggio di non avere sentimenti. Nella depressione spesso la nostra quotidianità è dominata dalla perdita di piacere nel fare le cose e dalla perdita di interessi. Tutte queste condizioni possono presentarsi con intensità bassa o in modo acuto, in modo intenso e/o improvviso. A volte si registrano condizioni depressive sperimentate in modo cronico, continuo e/o ciclico.

Ma come si può manifestare la depressione?
AUTOSVALUTAZIONE
PENSIERI DI COLPA
PERDITA DI SPERANZA
PENSIERO NEGATIVO
SENTIMENTO DI INADEGUATEZZA
SENSAZIONE DI SENTIRSI INDEGNI
IDEE RUMINANTI SU ERRORI COMMESSI NEL PASSATO
SENSAZIONE DI AVER CAUSATO SOFFERENZA A QUALCUNO DI CARO
IRRITABILITA’ E/O SCOPPI DI IRA
DISTURBI COGNITIVI
AGITAZIONE O RALLENTAMENTO PSICO-MOTORIO
ECCESSIVA FATICABILITA’ E/O STANCHEZZA PERSISTENTE
SINTOMATOLOGIA DI TIPO SOMATICO

Nelle forme più gravi i pensieri negativi e di colpa possono diventare inaccessibili alla critica ed assumere una caratteristica delirante. In queste condizioni i sentimenti di perdita di speranza , insieme ai sentimenti di colpa possono portare, chi sperimenta questa condizione, a sviluppare un senso profondo di inutilità della vita accompagnata da pensieri di morte e ideazione suicidaria.

Nel mondo si stima che più di 300 milioni di persone soffrano di depressione. La fascia di età più colpita è quella compresa tra 30 e 49 anni, ed è circa due volte più frequente tra le donne. Attualmente la depressione è considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la seconda causa di disabilità nel panorama delle malattie fisiche e psicologiche, seconda solo all’infarto.

Quando contattare un professionista?
E’ utile consultare uno specialista quando il problema è diventato insostenibile e doloroso per chi lo sperimenta. Un percorso con un professionista è utile per recuperare quella qualità della vita sentita come perduta e per poter rilanciare un funzionamento affettivo e socio-lavorativo. Un numero importante di studi su questo argomento ha valutato come molto positiva l’associazione tra terapia farmacologia e psicoterapia; la letteratura sostiene che tale associazione ha effetti più forti e decisivi rispetto al trattamento con la sola terapia farmacologica.

 

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