OSSESSIONI, PENSIERI RICORRENTI E COMPULSIONI

Le ossessioni non sono una semplice preoccupazione. Si tratta piuttosto di pensieri disturbanti, fastidiosi e privi di senso.

Le compulsioni sono azioni ritualizzate che assumono, per il soggetto che le mette in atto, carattere di obbligatorietà: il soggetto sente di dover compiere queste azioni a tutti i costi perché attraverso la loro messa in atto sente di avere un qualche controllo sullo stato di ansia e/o sulla sensazione di angoscia che lo pervade.

Se è vero che la maggior parte delle persone sperimenta pensieri ossessivi e/o episodi di compulsione nell’arco dell’esistenza, il fenomeno acquista rilevanza clinica quando interferisce in maniera significativa con il funzionamento della persona nei diversi contesti di vita.

Alla base del Disturbo ossessivo-compulsivo vi è l’incapacità di tollerare l’incertezza, incapacità che viene arginata in modo disfunzionale, tentando di agire un controllo tanto sul piano cognitivo (il pensiero ossessivo) che su quello comportamentale (le compulsioni). Questi tentativi di controllo innescano un circolo vizioso che non fa altro che peggiorare il disturbo. Spesso alle ossessioni e alle compulsioni si associa un basso tono dell’umore, conseguenza dell’alterazione del funzionamento sociale in ambito familiare e lavorativo. Non è affatto infrequente che anche i contesti di azione della persona, in particolare i familiari e i colleghi di lavoro, vengano in una qualche misura condizionati dal disturbo.

Caratteristiche del fenomeno ossessivo:
PERSISTENZA
RICORRENZA
INTRUSIVITA’
INAPPROPRIATEZZA
RESISTENZA
COSCIENZA DEL DISAGIO

Caratteristiche del fenomeno compulsione:
RIPETITIVITA’
OBBLIGATORIETA’
RIGIDITA’
ECCESSIVITA’

Si stima che il disturbo ossessivo compulsivo interessi tra l’1,9 e il 3,3% della popolazione generale, con una distribuzione equa tra maschi e femmine e un’età media di esordio che oscilla tra i 22 e i 36 anni. Si stima, inoltre, che generalmente trascorrono circa 7 anni e mezzo fra la comparsa dei primi rituali ossessivi e la richiesta di una consulenza specialistica per l’avvio di un trattamento specifico.

Quando conviene consultare uno specialista?
E’ opportuno contattare un professionista tutte le volte che si hanno pensieri ossessivi ricorrenti, tutte le volte che si sente di non potere evitare di mettere in atto azioni ritualizzate o tutte le volte che l’impossibilità di realizzarle provoca un disagio intenso. E’ conveniente contattare uno specialista quando si prende atto di una diminuzione del benessere personale e della qualità di vita.

In molti casi è utile il trattamento psicoterapeutico che, nei casi più gravi, può essere accompagnato da una terapia farmacologica.
E’ importante rivolgersi ad uno specialista nel breve tempo così da limitare la compromissione del funzionamento nei diversi contesti di vita e da evitare la cronicizzazione e l’aggravamento dei sintomi.

Chi chiama è  mosso spesso dal desiderio di eliminare:
RITUALI CHE COMPORTANO VERIFICHE
RITUALI CHE COMPORTANO PULIZIA
PENSIERI OSSESSIVI DI AGGRESSIVITA’
PENSIERI OSSESSIVI DI CONTAMINAZIONE
PENSIERI OSSESSIVI DI SIMMETRIA
PENSIERI OSSESSIVI SOMATICI
PENSIERI OSSESSIVI DI TIPO SPIRITUALE

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